23 Maggio 2019
SENIOR SEMPRE PIÙ INNOVATIVI CON PROGETTO GINS FOOD E INVECCHIAMENTO ATTIVO

Martedì 21 maggio 2019, all’Hotel Europa a Bologna, si è tenuto l’incontro regionale organizzato da Vania Ameghino - Segretaria Regionale Senior Emilia Romagna – che ha focalizzato l’attenzione sull’ importanza dell’invecchiamento attivo e la conoscenza dello spirito delle case salute in Emilia Romagna. Interlocutori del progetto la Regione Emilia Romagna con Marina Friedel e la sua linea “GINS FOOD” gusto in salute per contrastare lo sviluppo delle malattie croniche degenerative e l’Intervento del Dott. Ciotti Emanuele che ha illustrato chiaramente lo spirito delle case salute.
Ha aperto il convegno il Presidente Nazionale Pensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi, sottolineando l’importanza e la forza dell’essere numerosi, dell’essere uniti dallo stesso spirito nel portare avanti le battaglie non solo come agricoltori, ma anche come pensionati che hanno la possibilità di vivere meglio utilizzando gli strumenti che permettono un “Invecchiamento attivo”.
La sfida dei nostri giorni, è riuscire a mantenere non solo il fisico in movimento, cercando di prevenire le malattie con una alimentazione corretta, ma anche una mente allenata e vigile.
Altro tema importante e delicato è la sicurezza.
Una persona che ha sempre vissuto in campagna, deve avere la possibilità, se lo desidera, di continuare a viverci in serenità, senza essere condizionata dalla paura che qualcuno possa fargli del male, in questo lo sviluppo degli agriturismi, può essere un aiuto a garantire la serenità e a prevenire l’isolamento di chi sceglie di non abbandonare la campagna.

Case della Salute:
Relatore Dott. Emanuele Ciotti
Il dottor Emanuele Ciotti, Direttore cure primarie Pianura Est, Ausl Bologna, ci ha illustrato la situazione sanitaria ad oggi. I dati ci dicono che, negli ultimi anni, l’aspettativa di vita è aumentata, 85 anni per gli uomini, 81 per le donne, segno di un aumentato benessere, ma anche di nuovi bisogni a cui i servizi sanitari e sociali sono chiamati a dare delle risposte.
Per invecchiare in modo positivo, esistono degli strumenti che aiutano a prevenire le malattie croniche e danno la possibilità di avere una aspettativa di vita non solo più lunga, ma anche migliore.
Proprio in questa ottica sono nate negli ultimi 10 anni le Case della Salute, ad oggi sul territorio emiliano sono attive 109 Case della salute e si prevede di arrivare a regime a 121.
Hanno un approccio diverso sia dai poliambulatori, sia dagli ospedali, l’idea è di prendere in carico le persone in base ai loro bisogni creando un team di professionisti che interagiscono tra loro e non un singolo medico, avendo come obiettivo l’attenzione alla famiglia e alla comunità del paziente e non più solo al singolo, perché il bisogno non è solo fisico, ma è sociale e coinvolge anche chi vive accanto al malato, la situazione ottimale sarebbe riuscire ad avere uno psicologo per ogni Casa della Salute, in modo da dare un sostegno concreto, anche se per ora non è stato possibile farlo e esiste soltanto uno psicologo per il territorio.
Le Case della Salute non sono ospedali, cercano di prevenire l’ospedalizzazione, cercando di accogliere le persone fragili, rispondendo ai bisogni non specialistici, come in ospedale, ma cercando un’integrazione tra servizi sociali e sanitari. Si propone di essere un punto di riferimento riconoscibile per l’assistenza primaria, e di creare un welfare di comunità, con l’attivazione e la partecipazione di professionisti, cittadini e istituzioni.

Progetto GinS food
Relatrice Dottoressa Marina Fridel
La Dottoressa Marina Fridel ha illustrato il Progetto Gins food, gusto in salute, promosso dai Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) che si propone di facilitare le scelte di salute e contrastare lo sviluppo delle malattie croniche degenerative. Partendo dal dato che un terzo dei cittadini tra i 50 e i 69 anni, ha una malattia cronica, che l’obesità cresce con l’aumentare dell’età, diventa fondamentale intervenire sui comportamenti e gli stili di vita, coinvolgendo gli attori sociali che possono facilitare le scelte di salute.
E’ stata presentata la ricerca su come mangiano i romagnoli, effettuata dall’Ausl e dall’Università. E’ emersa una maggiore attenzione nei confronti dell’alimentazione e della qualità dei prodotti, aumento di intolleranze e allergie, diminuzione della disponibilità economica.
Salutare per la popolazione è un piatto bilanciato, semplice, tradizionale, spesso vegetariano.
Il progetto regionale nasce con l’obiettivo di far sì che la ristorazione pubblica, cominciando dagli agriturismi che da sempre hanno una attenzione particolare al cibo sano, possano avere le informazioni necessarie per proporre pasti bilanciati sotto il profilo nutrizionale, visto che sono aumentati i pasti fuori casa. Infatti come afferma Coldiretti Regionale E-R diventa importante consumare frutta e verdure di stagione ed acquistare direttamente i prodotti dalle aziende agricole e nei mercati di campagna amica, prediligendo così prodotti sani che rispettano la stagionalità e il territorio. Prosegue poi Marina Fridel; obiettivo specifico aumentare la possibilità, per chi per necessità o per piacere, mangia al ristorante / Agriturismo, di consumare un pasto di qualità, gustoso e bilanciato dal punto di vista nutrizionale. E’ necessario sensibilizzare e formare gli addetti affinché la qualità nutrizionale divenga una prerogativa importante dei loro prodotti. I requisiti generali per ottenere il marchio GinS food, sono regole importanti che dovremmo adottare tutti per avere una alimentazione corretta e prevenire le malattie croniche; mangiare pasti con una cottura leggera (piastra, vapore, cartoccio, forno) privilegiando i piatti della tradizione locale.
Coldiretti regionale e-r- ribadisce l’importanza della Sicurezza Alimentare e di conseguenza della corretta etichettatura perché i consumatori possano scegliere prodotti di qualità ed italiani.
Preferire prodotti freschi di stagione, usare un solo ingrediente per volta (salume o formaggio) accompagnato da verdure, evitando l’aggiunta di salse e grassi. Usare in modo moderato il sale e preferire quello iodato. Consumare pane a ridotto contenuto di sale, meglio se integrale, la frutta e la verdura devono essere presenti ad ogni pasto, meglio se di stagione, scegliere frutta fresca senza aggiunta di zucchero invece dei preparati. Privilegiare dolci semplici, oppure gelato alla frutta o allo yogurt. Bere acqua e limitare l’uso di bevande zuccherate e superalcolici.
Il ristoratore per avere il logo e la locandina, con il riconoscimento GinS food deve elaborare un pasto completo (primo + secondo+ dessert) denominato e identificarlo nel menu, inviare tramite mail il nome del pasto salutare e l’elenco ingredienti al SIAN e diffondere le informazioni sul progetto ai clienti. Questo dà la possibilità ai ristoratori di avere una maggior visibilità, di essere menzionati nel sito web Alimenti &salute, di avere materiali informative, quali vetrofanie e locandine, incontri formativi e eventi pubblici, consulenza nutrizionale tramite i Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione.
Il ristoratore / agriturismo collabora alla promozione della salute, promuovendo il progetto e i suoi benefici in termine di salute, gusto e forma fisica!

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