22 Settembre 2010
SCUOLA: GEOGRAFIA, MATEMATICA E SCIENZE SI STUDIANO ANCHE CON I CIBI

Con il nuovo anno scolastico, insieme agli alunni vanno a scuola anche le fattorie dell’Emilia Romagna, con i loro prodotti carichi di genuinità e salute. E’ quanto avviene con il programma di “Educazione alla Campagna Amica” promosso da Donne Impresa di Coldiretti regionale, che quest’anno avrà per titolo “I prodotti della nostra terra non fanno il giro della Terra”. Rivolto ai bambini delle scuole elementari per affiancarli in un percorso di educazione alimentare e ambientale, l’iniziativa di Donne Impresa coinvolgerà alunni e insegnanti in attività interdisciplinari che toccheranno materie che vanno dall’italiano alla geografia, dalle scienze alla matematica.
All’iniziativa saranno interessate circa 300 scuole della regione con oltre 5.000 alunni per creare un percorso che aiuti i bambini a scoprire le basi di un consumo responsabile, a partire dal cibo a km0, cioè da quei prodotti che non devono esser raccolti in anticipo per essere poi trasportati da un parte all’altra del globo terrestre prima di arrivare sulle nostre tavole.
“Il nostro obiettivo – dice la responsabile regionale di Donne Impresa, Lorella Ansaloni – è favorire nelle giovani generazioni il consumo responsabile, diffondendo una adeguata conoscenza degli alimenti, a partire dalle caratteristiche qualitative e nutrizionali per arrivare alla stagionalità e alla provenienza”.
Esperti di Coldiretti collaboreranno con gli insegnanti per creare un percorso che aiuti gli alunni a riscoprire le basi dell’alimentazione tradizionale legata alle produzioni del territorio, ma anche ad abbinare ad ogni stagione i propri prodotti e a riconoscere la filiera agricola e i luoghi di origine del cibo attraverso la lettura delle etichette.
Gli alunni saranno chiamati a partecipare al concorso “Il cibo che ha viaggiato meno”, che li vedrà impegnati, insieme con genitori ed insegnanti, a individuare la provenienza dei prodotti soprattutto ortofrutticoli che consumano a casa per poi stilare una tabella dei chilometri percorsi per arrivare nel piatto. Attraverso una sorta di gioco interdisciplinare, gli alunni dovranno individuare le aree geografiche da cui provengono i cibi e calcolare le distanze del tragitto fatto. Al termine in ogni provincia vinceranno le classi che nell’arco dell’anno avranno consumato alimenti con meno chilometri.
Secondo uno studio di Coldiretti, ad esempio, per trasportare a Roma un chilogrammo di ciliegie dall'Argentina (vendute nel periodo natalizio) in aereo per una distanza di 11.200 km si liberano 15,5 kg di CO2, mentre per un kg di nettarine dal Sudafrica nel viaggio di 8.500 chilometri si emettono 12 kg di CO2 e, infine, gli arrivi di ogni kg di uva dal Cile (11.900 Km) producono 16,4 kg di CO2. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia – sostiene la Coldiretti – può risparmiare fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno.

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