Con il Parmigiano Reggiano in testa alla classifica dei prodotti più taroccati è importante l’operazione dei Carabinieri dei Nas e del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano che hanno portato al sequestro nel modenese di quasi 2 tonnellate di prodotto non conforme che recava un’etichettatura evocativa della Dop Parmigiano Reggiano.
E’ quanto afferma Coldiretti Modena nel sottolineare come ad essere colpita sia una delle filiere produttive più importanti della nostra provincia che, oltretutto, soffre già di una pesante concorrenza sleale proveniente dall’estero dove il fenomeno dell’Italian sounding genera un valore del falso di 120 miliardi di euro. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati, secondo le stime di Coldiretti, ci sono i formaggi a partire proprio dal Parmigiano Reggiano con la produzione delle copie che, nel mondo, ha superato quella degli originali: dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tuti i continenti.
Non solo, a mettere a serio rischio la filiera del Parmigiano è anche il Nutriscore, la cosiddetta etichetta a semaforo, il sistema di etichettatura che “recensisce” i prodotti alimentari utilizzando i colori del semaforo, giallo, rosso e verde per indicare la salubrità dell’alimento, concentrandosi solo su alcune sostanze nutritive come zucchero, grassi e sale, ma senza tener conto delle quantità assunte. Un sistema sostenuto dalle multinazionali che penalizza prodotti simbolo della Dieta Mediterranea e che è stato sino ad oggi adottato da Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, mentre il Portogallo ha fatto da poco marcia indietro, grazie anche all’azione dell’Italia.
Ma soprattutto un sistema ingannevole che marchia col bollino rosso eccellenze del made in Italy, come il Parmigiano Reggiano – informa Coldiretti Modena. Al contrario, cibi ultraprocessati di cui spesso non è nota neppure la ricetta vengono promossi a pieni voti col bollino verde e la lettera “A”. Un evidente tentativo di un pugno di oligarchi di mettere le mani sull’alimentazione mondiale, omologandola e sostituendo specialità da secoli presenti sulle tavole con prodotti di sintesi.