“La manovra riserva una forte iniquità al settore primario e deve essere corretta - è quanto afferma il presidente di Coldiretti Modena, Maurizio Gianaroli, con riferimento al decreto “Salva Italia” che farà pagare alle imprese agricole attraverso l’IMU un ulteriore costo di un miliardo di euro. “La terra coltivata da una impresa agricola, - continua Gianaroli - deve avere un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi la compra per fini speculativi o hobbistici. La manovra avrà un impatto pesante su terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi, andando a tassare quelli che sono, di fatto, mezzi di produzione per le imprese agricole. Per senso di responsabilità abbiamo scelto di non manifestare in piazza - ha spiegato Gianaroli - ma occorre differenziare la tassazione tra chi di agricoltura ci vive e chi la fa a tempo perso. E questo - ha precisato il Presidente di Coldiretti Modena - vale sia sul piano fiscale sia su quello delle politiche comunitarie come previsto nel documento condiviso da tutta la filiera agricola italiana e della Istituzioni regionali e nazionali. Servono poi - conclude Gianaroli – misure per la crescita a sostegno del tessuto economico italiano fatto da quelle piccole e medie imprese che sole, con lavoro e opportuni investimenti, possono contribuire all’attuale fase di recessione."
21 Dicembre 2011
MANOVRA, IMU DISTINGUA CHI SPECULA DA CHI COLTIVA TERRA