Dopo un 2023 con precipitazioni ridotte del 14% e un inizio 2024 bollente con +1,6° rispetto alla media storica, l’arrivo della pioggia può essere un aiuto per le campagne dopo mesi di siccità che mette a rischio le semine di riso, mais, legumi e pascoli. Mentre ortaggi e frutta non riescono nemmeno a entrare in produzione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr diffusa in occasione dell’arrivo del maltempo con piogge, vento forte e anche abbondanti nevicate sulle Alpi, tanto che in alcune regioni, come Campania ed Emilia Romagna, è scattata l’allerta meteo.
L’assenza di piogge che sta proseguendo anche in questo inizio anno – sottolinea la Coldiretti – ha avuto un impatto particolarmente grave in alcune regioni come la Puglia, la Sicilia, la Sardegna, mettendo in pericolo le colture e facendo lievitare i costi di produzione a carico degli agricoltori.
Il caldo fuori stagione favorisce anche il risveglio anticipato delle piante, con fioriture anticipate e il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un eventuale forte abbassamento delle temperature.
L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – ricorda Coldiretti - che impone una nuova sfida per le imprese agricole costrette a interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.
sugli effetti dei cicli delle colture.
Un lavoro che richiede un impegno delle Istituzioni per favorire l’innovazione dell’agricoltura 5.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm. Sono necessari - conclude Coldiretti – investimenti per la manutenzione, il risparmio, il recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno.