“Chiediamo che l'ltalia possa essere autorizzata dalla Commissione Europea per l'utilizzo al 100% a fondo perduto delle risorse del Fondo di coesione per questi interventi d'emergenza. Una richiesta che segue l'annuncio della Presidente Von der Leyen di uno stanziamento fino dieci miliardi di euro a favore dei Paesi colpiti dai fenomeni meteorologici estremi”. È quanto si legge nella lettera inviata al Ministro Lollobrigida dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini dopo l’ennesima catastrofe alluvionale che ha colpito nei giorni scorsi Emilia-Romagna e Marche. Nel documento Coldiretti chiede di “azzerare le burocrazie che impediscono la ricostruzione e il rilancio delle aziende, così come servono aiuti immediati anche europei, perché con 8,5 miliardi di euro di danni complessivi subiti dal settore agricolo quest'anno, l'ItaIia da sola non può fare fronte”.
Intanto nelle zone colpite dalle inondazioni che stanno mettendo in ginocchio il settore ortofrutticolo in quella che è la Fruit Valley italiana prosegue la conta dei danni. L’80% delle aziende nel Ravennate danneggiate sono le stesse devastate dall’alluvione del 2023. Secondo il monitoraggio di Coldiretti Emilia Romagna l’acqua ha inondato i terreni coltivati a ortaggi e gli alberi di mele, pere, kiwi, susine con impianti danneggiati nella zona del Faentino, nel Bagnacavallese e a Cotignola dove l’acqua è arrivata alla frutta, avendola ricoperta di fanghiglia, il raccolto si può considerare perso. Ma il ristagno idrico, se dovesse prolungarsi, metterebbe a rischio tutti i frutteti, come accaduto nel 2023.
Le piante cariche di frutta stanno collassando piegandosi e al momento – fa sapere Coldiretti regionale – è complesso stabilire se questi impianti saranno o meno recuperabili. Danni si contano anche ai vigneti, con il pericolo di non poter riprendere a breve le attività di vendemmia. Drammatica anche la situazione nelle colline dove i nuovi movimenti franosi hanno colpito molte delle aziende agricole già danneggiate dall’alluvione dello scorso anno.
Nel Bolognese – continua Coldiretti Emilia Romagna – l’acqua ha inondato i terreni coltivati a mais, soia, barbabietole da zucchero, pomodoro, ortaggi e gli alberi di mele, pere, kiwi e susine con danni nei comuni di Imola, Budrio, Medicina, Molinella e Castel Guelfo pregiudicando i raccolti.
“Per l'ennesima volta ci troviamo a fare i conti con un’aIIuvione che ha colpito drammaticamente le nostre aziende – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – otto aziende su dieci avevano subito danni anche nell’alluvione dello scorso anno, andando a subire un colpo ancora più duro”. “Si tratta di una situazione di emergenza che rischia di mettere a dura prova la sopravvivenza stessa delle imprese – conclude Coldiretti regionale – con un rischio di ulteriore abbandono e di dissesto non solo idrogeologico, ma anche sociale”.