Le forti raffiche di vento che hanno flagellato nella notte l’Appennino modenese hanno lasciato una lunga scia di danni anche nelle aziende agricole. Lo rende noto Coldiretti Modena nel sottolineare che il maltempo ha sferzato gran parte dell’area appenninica abbattendosi in particolare su strutture e ricoveri attrezzi senza tralasciare abitazioni e alberature.
A Pavullo, come in tutto il Frignano, a pagare i danni maggiori sono i tetti – informa Coldiretti Modena. Tra le aziende più colpita l’azienda agricola di Ermanno Lavacchielli di Gaiato dove le stalle oltre a rimanere in gran parte scoperte, hanno subito la rottura del 30% delle finestrature con conseguenti problemi per il ricovero degli animali esposti al rischio di pioggia e correnti d’aria. Il vento ha poi divelto il portone e danneggiato tutte le strutture per il ricovero degli attrezzi e del fieno sono state che in alcuni casi sono completamente scoperchiate.
L’azienda Il Colle di Pavullo - continua Coldiretti - si è ritrovata con uno dei due fienili completamente scoperchiato mentre l’altro per metà. Danni anche ai portoni della stalla che sono stati divelti. Sempre a Pavullo l’azienda Gianaroli ha subito danni sia al tetto dell’abitazione che a quello della stalla. Anche a Sestola a rimetterci sono stati i tetti dei fienili come nell’azienda Pollacci.
A Montese – informa la Coldiretti modense - il vento, oltre ad aver scoperchiato alcune abitazioni, ha strappato il telo di copertura della struttura di contenimento dei liquami dell’azienda agricola La Teggia Bianca. A Guiglia ad essere colpita è stata l’azienda Bonacorsi che ha visto sollevarsi e strapparsi il telone dell’hangar che funge da fienile mentre a Montalto addirittura è stato divelto il portone di ingresso di un capannone usato come ricovero attrezzi.
Un po’ ovunque poi gli alberi divelti o spezzati con conseguenti difficoltà alla viabilità.
Se la montagna conta i danni del vento – sottolinea Coldiretti Modena - in pianura a destare preoccupazione, invece, è la situazione dei fiumi in particolare del Secchia che sta vivendo in queste ore un’eccezionale ondata di piena con alcune zone agricole evacuate agricole per precauzione.
I tecnici di Coldiretti sono già in campo per i rilevamenti dei danni e per valutare l’eventuale richiesta di stato di calamità.