28 Dicembre 2016
MALTEMPO: DA SBALZO TERMICO DANNI AD AGRICOLTURA

Dopo il caldo record di dicembre con un autunno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,1 gradi la media, lo sbalzo termico provoca danni alle colture se non avverrà in modo progressivo. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’andamento climatico anomalo, sulla base dei dati Isac Cnr. La bolla di calore se prolungata – sottolinea la Coldiretti - può risultare pericolosa per le piante che, "ingannate" dalle temperature miti, riprendono vita e rischiano di essere poi bruciate da gelate causate dal brusco abbassamento della temperatura. Il caldo– precisa la Coldiretti - è molto anomalo, sia in pianura, sia in collina e sia in montagna e le piante è come se si trovassero in una sorta di primavera anticipata ed alcune piante da frutto potrebbero manifestare un risveglio, con le gemme che si rigonfiano diventando vulnerabili al freddo inverno. Per non creare problemi - continua la Coldiretti - la colonnina di mercurio dovrebbe scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero. iL 2016 si appresta a classificarsi a livello globale - sottolinea la Coldiretti - come l’anno più caldo di sempre con le temperature della terra e degli oceani che nei primi 11 mesi sono risultate le più elevate di sempre. Una tendenza in linea con quanto avviene in Italia dove da anni – continua la Coldiretti – si assiste ad una tendenza al surriscaldamento sulla base dei dati Isac Cnr dai quali si evidenzia che a livello nazionale ben nove dei dieci anni più caldi dal 1880 ad oggi sono successivi al 2000. Dopo il 2015 - sottolinea la Coldiretti - nella classifica degli anni piu’ caldi in Italia ci sono infatti il 2014, il 2003, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000. Il surriscaldamento è accompagnato da profondi cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni - conclude la Coldiretti - ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.

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