Il livello idrometrico del fiume Po è salito di quasi 2 metri in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato l’ondata di maltempo. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti del tre novembre a Pontelagoscuro verso la foce del Po dopo che proprio a causa degli attuali livelli idrometrici e di previsione lungo l'asta del fiume Po, la Protezione civile dell'Emilia-Romagna ha attivato la fase di Preallarme per i Comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Berra, Bondeno, Ferrara, Goro, Mesola, Rovigo. La situazione del principale fiume italiano è significativa delle difficoltà negli altri corsi d'acqua con esondazioni ed allagamenti nelle campagne. Un pericolo per il territorio nazionale dove sette comuni italiani su dieci sono considerati a rischio per frane ed alluvioni su una superficie di oltre 21mila chilometri quadrati. All'elevato rischio idrogeologico in Italia non è certamente estraneo il fatto che un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti, è stato sottratto all'agricoltura che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di quasi il 27 per cento negli ultimi 40 anni. La maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi è peraltro la conferma dei cambiamenti climatici in atto anche in Italia dove si stanno manifestando tra l'altro sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge. Si tratta di una situazione che è destinata a influenzare la vita dei cittadini, ma anche il comportamento della natura e con esso l'esercizio dell'attività agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.
4 Novembre 2010
MALTEMPO