6 Ottobre 2018
GIORNATA OLIO: EMILIA ROMAGNA CALA DEL 10% RACCOLTA OLIVE

Scende a circa 11 mila quintali la produzione di olio d’oliva dell’Emilia Romagna con un calo del 10 per cento rispetto ali oltre 12.400 quintali del 2017. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna nel commentare le previsioni divulgate dall’Ismea per l’Italia alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma, che ha dato inizio alla spremitura delle olive in Italia con migliaia di agricoltori che hanno lasciato le campagne per difendere nella Capitale il prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea.
A pesare – spiega Coldiretti regionale – sono stati il gelo invernale di Burian e i venti accompagnati dalla pioggia durante la fioritura che hanno ridimensionato pesantemente i raccolti in tutta Italia, dove la produzione è in calo del 38 per cento. Un andamento che – stima Coldiretti – si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede un forte calo dell’8% dei raccolti per una previsione di poco più di 3 miliardi di chili. Ad influire è anche il crollo della produzione pure in Grecia con circa 240 milioni di chili (-31%) e in Tunisia dove non si dovrebbero superare i 120 milioni di chili (-57%) mentre in Portogallo è praticamente stabile a 130 milioni di chili. In controtendenza la Spagna che si conferma leader mondiale, dove si stimano circa 1,5-1,6 miliardi di chili con un aumento del 23%, oltre la metà della produzione mondiale.
La coltura dell’olivo in Emilia-Romagna – comunica Coldiretti Emilia Romagna – VANTA DUE Dop (Brisighella e Colline di Romagna) e si sviluppa su una superficie complessiva ripartita per il 56% in provincia di Rimini, il 30% in provincia di Forlì-Cesena, il 13% in provincia di Ravenna e l’1% in provincia di Bologna. Le aree geografiche di riferimento e più importanti per la coltivazione dell’olivo in Regione sono: le valli dei fiumi Marecchia, Marano e Conca in provincia di Rimini, le valli del Rubicone, del Savio, del Bidente e del Montone in provincia di Forlì-Cesena e le valli del Senio e del Lamone in provincia di Ravenna. Una recente e significativa ricomparsa della coltura dell’olivo si ha anche in provincia di Bologna, in alcune aree collinari e limitatamente ai versanti più riparati dai venti freddi settentrionali. Il numero complessivo di piante di olivo presenti in Regione è pari a circa 1.100.000 unità che occupano una superficie approssimativa di circa 5.000 ettari.
Il patrimonio olivicolo dell’Emilia Romagna è determinante sul piano economico, paesaggistico e ambientale. La coltura occupa, infatti, aree marginali che presentano elevate pendenze, difficili da coltivare, ed è proprio in questi ambiti territoriali che l’olivo diventa un importante elemento del paesaggio rurale e svolge un ruolo insostituibile di salvaguardia dell’ambiente contro il dissesto idrogeologico.

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