Sarà dedicata all’olio, uno dei prodotti simbolo della dieta mediterranea, la festa in programma domenica 26 novembre, dalle 9.30 alle 13,00, al mercato di Campagna Amica di Largo San Francesco, con la degustazione di olio fresco dell’azienda agricola Carmelo Truncale e il pane fresco dell’azienda “Il filo della polenta”.
L’iniziativa rientra nelle proposte che Coldiretti, con l’arrivo dell’olio nuovo, promuove in tutta Italia per aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli con degustazioni guidate e consigli per riconoscere il vero Made in Italy dalle etichette ma anche per fare le giuste scelte di abbinamento con i piatti serviti a tavola.
In un territorio tradizionalmente famoso per Lambrusco e Aceto Balsamico - informa Coldiretti Modena - l’ulivo si è ritagliato uno spazio anche nella provincia modenese dove ha fatto la sua prima timida apparizione sulle colline di Castelvetro attorno alla prima decade degli anni duemila. Dopo un inizio in cui la produzione si attestava su valori prossimi allo zero, negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio exploit che ha portato a 21 ettari la superficie coltivata ad ulivo con una produzione di olive che si attesta mediamente sui 200 quintali/anno. Si tratta - commenta Coldiretti Modena – di una produzione di nicchia ma che è indice della capacità di adattamento delle aziende agricole che alla crisi rispondono cercando nuove produzioni con diversi sbocchi di mercato adattandosi, così, anche ai cambiamenti climatici che con l’aumento del riscaldamento stanno provocando lo spostamento verso il nord di produzioni tipiche dell’area mediterranea.
In Emilia Romagna – informa Coldiretti - la parte del leone spetta alle province romagnole con Rimini che coltiva 1.644 ettari, seguita da Forlì-Cesena con 1.319. Nella nostra regione, in controtendenza alla situazione nazionale dove c’è stato un calo produttivo dell’11%, la produzione di olio nel 2017 è aumentata di circa il 4% attestandosi sopra i 10 mila quintali, con una qualità ottima. L’annata 2017 – commenta Coldiretti Modena – ha segnato il riscatto produttivo dopo il calo del 2016 quando gli uliveti subirono il pesante attacco della mosca olearia. La produzione di olio è cresciuta – informa Coldiretti – grazie ad un aumento della resa, che ha compensato il calo della produzione di olive attestatosi attorno al 10%.
Il patrimonio olivicolo dell’Emilia Romagna è determinante sul piano economico, paesaggistico e ambientale. La coltura occupa, infatti, aree marginali che presentano elevate pendenze, difficili da coltivare, ed è proprio in questi ambiti territoriali che l’ulivo diventa un importante elemento del paesaggio rurale e svolge un ruolo insostituibile di salvaguardia dell’ambiente contro il dissesto idrogeologico.