20 Novembre 2015
DOPO LA FRANA, A POLINAGO RIPARTE L’AZIENDA AGRICOLA CASA SARTI

Tre volte e mezzo la distanza tra Roma e New York: sono i chilometri che hanno dovuto percorrere in più i camion per la raccolta del latte diretti all’azienda agricola Casa Sarti di Polinago (Modena) nei dieci mesi in cui le strade di accesso sono state interrotte a causa dei movimenti franosi dell’Appennino modenese iniziati nella primavera del 2013 e che hanno colpito gravemente anche la stalla tanto da renderne necessaria la ricostruzione.
A due anni dalla frana la nuova struttura è stata inaugurata questa mattina alla presenza del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, del Sindaco di Polinago, Gian Domenico Tomei, del rappresentante della Provincia di Modena, Romano Canovi, della consigliera della Regione Emilia Romagna, Luciana Serri, assieme al Presidente di Coldiretti Emilia Romagna Mauro Tonello e al Direttore Marco Allaria Olivieri.
A fare gli onori di casa il Presidente e il Direttore di Coldiretti Modena, rispettivamente Francesco Vincenzi e Giovanni Duò.

Casa Sarti – informa Coldiretti Modena - era rimasta vittima dei movimenti franosi che nella primavera del 2013 avevano colpito l’Appennino modenese. In particolare la stalla aveva riportato danni talmente ingenti da dover essere abbattuta e ricostruita. La situazione dell’azienda è stata ulteriormente aggravata dai danni causati dalla frana alla viabilità che per dieci lunghi mesi hanno obbligato i mezzi di lavoro a percorrere strade alternative per raggiungere il centro aziendale.
A salvare l’azienda sono stati la volontà e la tenacia del titolare che non ha voluto abbandonare l’attività e, grazie ai finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna, è riuscito a far fronte a una situazione decisamente critica e a mantenere sul territorio l’azienda tramandatagli dai nonni e dai genitori.

“Quello del trasporto del latte è stato solo uno dei problemi che abbiamo dovuto affrontare – ha sottolineato il titolare Armando Gualmini: anche solo per andare dal centro aziendale agli appezzamenti dove coltivo l’erba medica per gli animali dovevo allungare la strada e fare quasi 20 chilometri in più ogni volta. Il danno più grosso è quello subito dalla stalla che abbiamo dovuto abbattere e ricostruire completamente nuova. Sono stati mesi veramente difficili che hanno messo a dura prova la mia voglia di fare l’agricoltore ma io volevo continuare a fare questo mestiere in questo territorio che è quello dei miei genitori e dei miei nonni. Si dice che i montanari siano testardi e allora eccomi qua a festeggiare una nuova ripresa”.

“Quello di Armando – ha detto il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – è un atto che possiamo definire eroico, soprattutto in un momento in cui i produttori di latte per il Parmigiano Reggiano come lui ricevono pagamenti al di sotto dei costi di produzione. Nell’ultimo anno il prezzo pagato ai produttori di Parmigiano Reggiano è diminuito del 20 per cento, passando dai 9,12 euro del gennaio 2014 ai 7,31 euro di fine dicembre 2014. Mentre il prezzo di vendita ai consumatori italiani è calato appena del 4 per cento con effetti negativi sugli acquisti.”
“In un territorio come il Frignano, che nel giro di tre anni ha visto chiudere ben 105 aziende agricole – ha sottolineato il Presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi – la ripresa dell’attività di Casa Sarti è un segnale di speranza e un esempio per tutti. Un modo per dimostrare quanto grande sia il valore economico, sociale e ambientale che un’azienda agricola ha in un contesto delicato come quello della montagna. Siamo grati al Presidente Bonaccini che ha voluto essere presente. Coldiretti è orgogliosa – ha terminato Vincenzi – di aver accompagnato l’azienda nel percorso, non sempre facile, che li ha portati oggi a riaprire e continuerà a sostenere tutti gli esempi di imprenditoria giovanile come questo che rappresentano l’orgoglio e il futuro dell’agricoltura italiana”.

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