11 Settembre 2025
DDL MONTAGNA, RICONOSCIUTO IL RUOLO STRATEGICO DI AGRICOLTORI E ALLEVATORI

 

“Accogliamo con soddisfazione il provvedimento per la promozione e il riconoscimento delle zone montane. È un segnale atteso dai nostri allevatori e agricoltori: la legge riconosce finalmente il valore strategico delle attività che mantengono vivi pascoli, boschi e borghi, presidiano il territorio e prevengono il dissesto.” E’ quanto dichiara il presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari nel commentare l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge che rimette la montagna al centro dell’agenda del Paese con interventi su sanità, scuola, connettività, mobilità e attività agro-silvo-pastorali. “Con questa legge si riconosce il ruolo insostituibile degli agricoltori come custodi della montagna – continua Borsari. È necessario che le risorse arrivino subito nei territori, premiando chi lavora ogni giorno in condizioni difficili per produrre cibo di qualità, salvaguardare la biodiversità e offrire servizi ai cittadini e ai turisti”.

 

Con il decreto - ricorda Coldiretti Modena - sono destinati alla montagna 200 milioni di euro annui nel triennio 2025-2027 del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane- Fosmit a disposizione delle politiche per la montagna – sanità, scuola, agricoltura, mobilità, servizi digitali e turismo, oltre a misure contro lo spopolamento e incentivi per il personale che opera in montagna. Il via libera al provvedimento risponde anche al bisogno di più innovazione e infrastrutture, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli nel presidio del patrimonio idrico e boschivo, nella prevenzione di incendi e dissesti e nel sostegno al turismo sostenibile, grazie anche degli agriturismi presenti nelle aree montane.

 

L’approvazione della legge – continua Coldiretti - oltre ad attuare il vincolo costituzionale di valorizzazione e sviluppo dei territori montani, rappresenta inoltre un’opportunità per ridurre la dipendenza energetica dall’estero con la gestione sostenibile dei boschi e la produzione di energia rinnovabile da legno e biomasse. “I boschi possono diventare motore di un’economia locale fondata su transizione ecologica ed economia circolare – sottolinea Prandini – con il teleriscaldamento a biomassa che garantisce autonomia energetica nelle aree non servite dal gas”.

 

Per Coldiretti sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e l’allevamento di montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo filiere lattiero-casearie e carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Centrale anche la semplificazione, con procedure rapide e coordinate tra Stato, Regioni e Comuni montani.

 

In provincia di Modena, secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT dell’agricoltura, le aziende agricole sono 1.961 (19% del totale provinciale) per una superficie totale di 33.483 ettari (22% del totale provinciale).

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