28 Aprile 2020
CORONAVIRUS, 10 MLN PERSI IN ER PER GLI AGRITURISMI NEI WEEK END DI FINE APRILE

Dieci milioni di euro: a tanto ammonta la perdita di ricavi degli agriturismi in Emilia Romagna negli ultimi due week end di aprile rispetto all’anno scorso. A darne notizia è Coldiretti Modena, nel sottolineare come la chiusura forzata degli agriturismi, insieme a bar, trattorie, ristoranti, pizzerie, ha un effetto a valanga sull’agroalimentare nazionale con il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu che sale a 5 miliardi per effetto del lockdown prolungato al primo giugno.

“La possibilità in Emilia Romagna di aprire, in aggiunta alle consegne a domicilio, la vendita da asporto (pur restringendo il campo alle sole prenotazioni), è un passo importante – sottolinea la presidente di Terranostra Modena (l’associazione degli agriturismi di Coldiretti), Roberta Gualtieri - ma l’anticipazione dell’apertura è necessaria per gli agriturismi che, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Con l’arrivo della bella stagione - continua Gualtieri - sostenere il turismo in campagna significa anche evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e anche per questo le strutture agrituristiche devono poter ripartire all’inizio di maggio riaprendo i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy.

Il lungo periodo di chiusura stia pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione. Da quando è cominciata la pandemia in Italia il 57% delle aziende agricole ha registrato una diminuzione dell’attività – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – con un impatto che varia da settore a settore con picchi anche del 100% come per l’agriturismo dove sono chiuse per le misure anti contagio tutte le 24mila strutture italiane.
 

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