A rischio l’economia delle imprese agricole e del territorio
E’ necessario arginare l’invasione degli animali selvatici, che rappresentano un pericolo per la vita delle persone, la salute, l’ambiente e la produzione agricola. In particolare a fronte dell’espansione del contagio da Peste Suina Africana, occorre agire in fretta e con determinazione per difendere le imprese, superando gli interessi di parte per mettere in sicurezza aziende e cittadini. E’ la dura denuncia di Coldiretti Modena a fronte della preoccupante proliferazione di cinghiali, in particolare nelle zone appenniniche, che mette a serio rischio le attività produttive,
I cinghiali – sottolinea Coldiretti Modena – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con vittime e danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – aggiunge Coldiretti Modena – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
Quello che dispiace – sottolinea Coldiretti Modena – è vedere che, a fronte di una situazione che si fa di giorno in giorno più critica, si registra da parte di chi ne ha il potere un’inerzia nell’applicazione dei regolamenti esistenti (emanati dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia) che, messi in pratica, permetterebbero un’efficace contenimento dei cinghiali. Coldiretti ha proposto e ottenuto l’approvazione della legge che consente l’autodifesa, permettendo agli agricoltori autorizzati di difendere non solo i propri campi ma anche, con eventuale delega, quelli di altri su tutto il territorio provinciale. Purtroppo – continua Coldiretti – in provincia di Modena manca la seria volontà di rendere operativi i mezzi a disposizione degli agricoltori, che traggono reddito dal prodotto dei campi, mentre sembrano prevalere gli interessi di chi nella presenza dei cinghiali trova solo l’occasione per un momento di divertimento.
A fronte della diffusione della Peste suina africana (PSA) che mette a rischio l’intero comparto suinicolo - continua Coldiretti Modena - è necessario, come ribadito dall’Assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi e dall’Azienda USL nel corso di numerosi tavoli di confronto, procedere con azioni incisive come l’istituzione dei “bioregolatori” (figure create appositamente per contrastare la diffusione della PSA attraverso metodi di cattura selettivi) ma si può anche pensare al coinvolgimento dell’esercito per il recupero delle carcasse nelle zone infette preparando centri di raccolta carcasse sul territorio con fondi pubblici.
Gli agricoltori sono esasperati – termina Coldiretti Modena – è necessario intervenire con urgenza per trovare soluzioni definitive e immediate per eradicare i cinghiali dal territorio, aiutare le imprese e difendere un’importante filiera produttiva.