24 Gennaio 2019
NEVE, CON –60% PRECIPITAZIONI, BENE RIPRISTINO RISERVE IDRICHE

Dopo un dicembre con piogge inferiori alla norma mediamente del 60%, l’arrivo della neve anche in provincia di Modena costituisce una bocca d’ossigeno per battere la siccità. È quanto afferma Coldiretti sottolineando che sono importanti soprattutto le precipitazioni nelle aree montane, dove secondo stime Coldiretti sulla base dei dati Arpae, in Emilia Romagna per il mese di dicembre il bilancio è negativo tra i 40 e i 120 millimetri di pioggia rispetto alla media degli anni 2001-2015, mentre il deficit idrico in pianura è inferiore rispetto alle attese con un range tra i 20 e i 40 millimetri.
L’acqua – sottolinea la Coldiretti modenese – è necessaria a creare le riserve idriche per i prossimi mesi ed anche per scongiurare gli incendi invernali anomali. Un antico proverbio contadino dice che “sotto la neve, pane” per rimarcare l’importanza di nevicate che coprano i terreni e le semine con una coltre protettive contro i grandi geli dell’inverno, ma la mancanza di precipitazioni – precisa Coldiretti Modena – rischia di compromettere in futuro colture come il grano e il mais che è alla base dell’alimentazione nelle stalle della nostra regione.
Le scarse precipitazioni – afferma Coldiretti Modena – ripropongono la necessità di accumulare l’acqua quando piove o nevica per utilizzarla nei periodi siccitosi. Per questo – continua Coldiretti – è positivo l’apertura del bando della Regione Emilia Romagna che nel Piano di Sviluppo rurale ha stanziato 16,8 miliardi per finanziare bacini interaziendali per raccogliere acque piovane. Poiché i cambiamenti climatici stanno determinando sempre più la concentrazione di precipitazioni abbondanti in periodi brevi, non bastano provvedimenti regionali, ma è necessario accelerare il Piano nazionale Invasi per realizzare una strategia di ampia portata per la raccolta delle acque da riutilizzare a fini potabili, agricoli, civili e ambientali nei momenti di scarsità.
Se da un lato la neve è positiva – conclude Coldiretti – preoccupa invece il brusco abbassamento delle temperature: il termometro sotto zero potrebbe danneggiare le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, e lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente anche un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.

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